27 - 08
2003
Un mio articolo pubblicato sul “Bullettino” della S.T.O. “Società Toscana di Orticoltura”, n. 10 – Dicembre 1996
Nella cultura rinascimentale europea, e in special modo nelle opere di Paracelso, era naturale considerare l’esistenza di un rapporto di “significazione” tra il mondo vegetale e l’uomo, o più dettagliatamente tra alcune piante e alcune parti del corpo umano.
In auge presso gli antichi sapienti, l’arte del signatum, cioè il rapporto di significazione (oggi diremo di analogia) che connette il grande al piccolo, il macrocosmo al microcosmo, si è poi esteso a rappresentare un più vasto agglomerato di concetti che vede nella legge dell’analogia, o della simpatia, il presupposto per arrivare a elaborare un insieme di “accostamenti significanti” tra il mondo vegetale e il cosmo.
D’altronde se tutto è in armonia con il tutto (e per gli antichi non poteva essere altrimenti ché sennò il mondo non sarebbe nato), allora conoscendo il vasto possiamo conoscere il piccolo e viceversa.
Trovare le leggi di questa armonia è stato uno dei presupposti per la nascita dell’Astrologia, ed essendo questa un’Arte che ha radici proprio nella Natura, nel ciclo stagionale, nell’Uomo, ecco che si è arrivati a comprendere come certe piante sono in risonanza con certi pianeti o Segni zodiacali che di questi sono le sedi.
Tanto per fare un esempio, il narciso, il bel fiore delle amarillidacee, sin dall’antichità è stato abbinato al concetto di “morte-rinascita”; etimologicamente il suo nome deriva da narké, da cui il nostro termine “narcosi”: fu appunto il profumo del narciso ad ammansire Persefone quando Plutone, sedotto dalla sua bellezza, volle rapirla e condurla agli Inferi; d’altronde sulle tombe si piantano i narcisi, rappresentando essi lo stordimento della morte, che forse è solo sonno, e la speranza della rinascita.
Questo ha fatto sì che il narciso venisse abbinato al Segno dello Scorpione, l’ottavo Segno zodiacale in cui noi troviamo, fortemente rappresentato, il simbolismo della “morte-rinascita”.
Quanto segue rappresenta l’accostamento tra fiori e Segni dello Zodiaco, ovvero dimostra come certe piante (le loro virtù terapeutiche, il loro profumo, la loro forma) siano in stretta analogia con le caratteristiche di un determinato Segno.
Ciò vuol dire che nascendo in un determinato Segno ci troveremo a essere “in simpatia” con quelle determinate piante: facendone uso per fini terapici o circondadosi della loro presenza, entreremo in sintonia con il nostro habitat, con la Natura e quindi con noi stessi.
L’augurio che faccio è che ognuno possa ritrovare il proprio equilibrio, convinto che l’armonia fra gli uomini passa anche attraverso l’amore che essi hanno nei confronti di ciò che li circonda, della Natura e dei suoi più degni, profumati e immortali rappresentanti: i fiori.
ARIETE | Felce, Garofano, Genziana, Primula |
TORO | Biancospino, Lillà, Pervinca, Rosa, Viola |
GEMELLI | Calla, Geranio, Margherita, Petunia |
CANCRO | Cardo, Iris, Mughetto, Nasturzio, Ninfea, Peonia |
LEONE | Eliotropio, Ginestra, Girasole, Issopo, Lavanda |
VERGINE | Gelsomino, Giacinto, Giaggiolo, Valeriana |
BILANCIA | Giglio, Orchidea, Rosa, Verbena |
SCORPIONE | Erica, Narciso, Reseda, Stella alpina |
SAGITTARIO | Maggiorana, Portulaca, Stella di Natale, Viola del pensiero |
CAPRICORNO | Azalea, Calendula, Ranuncolo, Verbasco |
ACQUARIO | Angelica, Bucaneve, Mirto, Rosmarino |
PESCI | Dalia, Ortensia, Rododendro, Timo |
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