Eclisse totale di Superluna

Il 28 settembre prossimo alle ore 02.47 UT (04.47 ora italiana) ci sarà un’eclisse totale di Luna che si formerà a 04° 40’ Ariete. L’inizio del fenomeno è per le ore 00.10, la conclusione per le ore 05.24. La particolarità di questa eclisse è data dal fatto che la Luna verrà a trovarsi al perigeo, cioè nel punto della sua orbita più vicino alla Terra.

Ciò farà sì che la Luna ci appaia più grande del solito, grossomodo un 14% in più del normale. Sarà quindi una Superluna e per giunta rossa per effetto del filtro atmosferico: gli americani la chiamano “Blood Moon” ma anche “Harvest Moon” visto che si forma vicina all’equinozio d’autunno, il periodo del raccolto nei campi.

Le eclissi in concomitanza di una Superluna sono rare: nel secolo scorso sono avvenute solo 5 volte: 1910, 1928, 1946, 1964, 1982. Per vederne un’altra, oltre a questa del settembre 2015, dovremo aspettare il 2033.

Il termine “Superluna” venne coniato nel 1979 dall’astrologo americano Richard Nolle [1] in un articolo pubblicato sulla rivista americana «Horoscope» (Dell Publishing Company). Non è quindi un termine astronomico come si potrebbe pensare ma astrologico.
Nolle ha poi fatto notare come il fenomeno della Superluna si accompagni spesso a terremoti, tempeste, eruzioni vulcaniche e inondazioni che avvengono intorno alle due settimane prima e dopo il fenomeno lunare.

Non si può non pensare al terribile terremoto che ha colpito il Cile nei giorni 16 e 17 settembre scorsi.
Interessante notare che quelli erano i giorni in cui Mercurio è diventato retrogrado (il 17 alle ore 18.10 UT) e Saturno è entrato in Sagittario (il 18 alle ore 02.48 UT).
Non solo: avevamo anche Giove in esatta opposizione a Nettuno (il 17 alle ore 06.52 UT).

Nettuno in Pesci si lega alle invasioni, alle migrazioni (che siano popoli disperati, virus e batteri o cellule metastatiche, è sempre il simbolismo di Nettuno che si esprime!).
Nettuno è l’oceano. Presso i Sumeri era Enki ovvero il “Signore della Terra”: (En = Signore, ki = Terra). In Grecia era Poseidone, dio dell’oceano. Ma era anche chiamato Enosigaios, cioè “Colui che scuote la Terra”, così che Nettuno è anche il signore dei terremoti e dei maremoti.