28 - 03
2017
Perché “lunedì” si chiama così? E perché dopo il lunedì abbiamo il martedì e non, che so, il giovedì o il sabato?
La settimana, dal latino septimus, “settimo”, è uno spazio di sette giorni che affonda le proprie radici nella liturgia babilonese in cui le feste sacre cadevano il primo, settimo, quattordicesimo e ventottesimo giorno del mese. Questi giorni erano consacrati al dio Sole, massima divinità, luce del giorno e rappresentante della vita.
Col tempo gli antichi astrologi persiani, arabi, greci e romani legarono questo spazio di sette giorni alle divinità principali ovvero ai sette astri conosciuti. Il giorno principale, quello dal quale prendeva l’avvio questa sequenza, era quello che noi oggi chiamiamo domenica, per noi il “giorno del signore” per gli antichi il “giorno del Sole” (tracce nell’inglese Sunday e nel tedesco Sontag).
La giornata era, come oggi, divisa in ventiquattro ore. Ogni ora era “consacrata” a una divinità-astro e in special modo la prima ora del giorno veniva messa sotto l‘egida dell’astro al quale era consacrato quello stesso giorno, così, ad esempio, la prima ora della domenica (giorno del Sole) era sotto il Sole. E la seconda?
La sequenza che gli antichi davano agli astri si basava sulla velocità degli stessi, partendo dal più veloce e arrivando al più lento allora conosciuto: Luna, Mercurio, Venere, Sole, Marte, Giove, Saturno (la Luna essendo l’astro che percorre il cielo a maggior velocità, Saturno alla minore).
Se osserviamo la figura qui riprodotta vediamo gli astri disposti su un eptagramma (stella a sette punte) con il Sole alla sommità (l’astro principale).
Partendo dalla Luna e andando in senso antiorario (i pianeti si muovono convenzionalmente in senso antiorario) troviamo gli astri disposti secondo la loro velocità, infatti dopo la Luna (l’astro più veloce) troviamo Mercurio, poi Venere, il Sole, Marte, Giove e infine Saturno il più lento.
Ora, se il moto degli astri è in senso antiorario è perché la Terra si muove in senso orario; quindi se vogliamo sapere quale astro ha giurisdizione ad esempio sulla seconda ora della domenica, posto che la prima, come abbiamo detto, è sotto il Sole, dobbiamo dal Sole muoverci in senso orario (d’altronde abitiamo sulla Terra e ci muoviamo in senso orario), e così facendo incontreremo Venere che quindi avrà dominio sulla seconda ora della domenica, poi Mercurio, signore della terza ora, la Luna, signora della quarta, Saturno per la quinta, e via di questo passo, verificando che il Sole ha domino sull’ottava ora, Venere sulla nona, Mercurio sulla decima, ecc.; se continuate a contare, vedrete che arriverete alla ventiquattresima ora che sarà sotto Mercurio, e lì finisce la domenica.
Ma dopo Mercurio abbiamo la Luna, e così essa sarà la signora della prima ora del giorno successivo alla domenica, e siccome l’astro che comanda alla prima ora di una giornata dà il nome all’intera giornata, ecco che questo giorno dopo la domenica ebbe nome “giorno della Luna”, cioè lunedì; a questo punto, continuando sempre la sequenza in direzione oraria, la seconda ora del lunedì sarà sotto Saturno, la terza sotto Giove, la quarta sotto Marte, la quinta sotto il Sole, ecc.; la ventiquattresima ora del lunedì sarà sotto Giove, così che la successiva ora sarà la prima del giorno dopo al lunedì, e siccome il pianeta che troviamo dopo Giove è Marte, sarà lui ad avere il dominio su questa prima ora, così il giorno successivo al lunedì si chiamerà “giorno di Marte”, cioè martedì.
Se continuate questo gioco vedrete che arriverete a “battezzare” tutti gli altri giorni della settimana, come del resto fecero gli antichi astrologi/astronomi.
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