Giove in Sagittario

Giove in Sagittario
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Giovedì 8 novembre alle 13.39 ora italiana Giove fa il suo ingresso nel Segno del Sagittario. Il giorno è quello di Giove, l’ora invece è quella di Marte. L’ultimo ingresso nel suo domicilio diurno avvenne il 24 novembre 2006 alle ore 05.44.

Questo il Tema dell’entrata di Giove in Sagittario:
Giove

Ammantato dei più regali abiti, considerato il benefico per eccellenza, datore di tutte le grazie e le fortune del mondo, Giove si trova adesso a fare un super lavoro se non vuole tradire le aspettative di molti e fare una figura meschina.
Tutti guardano a lui, specialmente i nati nei Segni di Fuoco che da tempo sono bombardati da più parti: «Aspettate, verrà anche il vostro momento. Aspettate Giove in Sagittario!».
Povero Giove! Non che non venga sentito, per carità, ma è che spesso questo “sentirsi” di Giove va raramente nella direzione che si spera o ci si aspetta: «Ma non avevo un transito di Giove?» Come se bastasse Giove per non avere incidenti, vincere alla lotteria, passare un esame, trovare l’uomo/la donna della tua vita, ecc. «E chi sono? Mandrake» direbbe Giove. Poi aggiungerebbe che sì, qualcosa do e qualcosa faccio, ma non me l’ha ordinato il dottore di darvi sempre cose buone o che queste lo siano secondo il vostro metro di giudizio.

E già se ne erano accorti anche gli astrologi del passato visto che quando Galilei scoprì dei pianetini orbitanti intorno a Giove si dissero che allora era per questo che Giove non dava sempre ciò che prometteva:

[…] i compagni di Giove, scoperti da V. S., apporteranno grand’utile alli giudicii astrologici, poi ch’è stato osservato molte volte che tal pianeta, con li medesimi aspetti o congiuntioni et altre circostanze, si è mostrato negli effetti da sè medesimo molto differente, non sapendosi la causa della varietà non per altro che per la ignoranza di quest’altri lumi, come si dee credere […][1].

Ovviamente questo non vuol dire che Giove tradisca la sua natura, ma è che questa natura è spesso da noi travisata, storpiata, esagerata, piegata alle nostre esigenze e ai nostri voleri, come se Giove fosse uno schiavo alle nostre dipendenze.

Approcciamoci quindi ai transiti di Giove – e non solo – con un po’ più di apertura mentale, capiamo quello ci accade sotto di essi e traiamone la giusta lezione o la giusta direzione da prendere o comportamento da avere. E ricordiamoci che la “fortuna” ha varie facce, e noi non le conosciamo tutte. Giove sì.


[1] Lettera di Luca Valerio a Galileo Galilei in Firenze scritta da Roma il 28 gennaio 1611, in: ANTONIO FAVARO (a cura di), Le Opere di Galileo Galilei. Edizione nazionale sotto gli auspici di Sua Maestà il Re d’Italia, Volume XI, Carteggio anno 1611-1613, n. 469, p. 37, Tipografia Barbèra, Firenze 1890-1909 (digitalizzata in: http://portalegalileo.museogalileo.it).


Foto da: https://phys.org

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