05 - 06
2019
Duecento anni fa, il 5 giugno 1819, nasceva a Laneast (Cornovaglia) il matematico e astronomo John Couch Adams, lo sfortunato scopritore, insieme al più fortunato Urbain Le Verrier, del pianeta Nettuno.
Sfortunato perché fu certamente una strana e fumosa vicenda quella della scoperta di Nettuno (e non poteva essere altrimenti).
Tutto iniziò nel 1821 quando l’astronomo francese Alexis Bouvard (1767-1843), cercando di calcolare l’orbita di Urano, si accorse che questa presentava delle deviazioni rispetto a una normale orbita ellittica. Dopo svariati fallimenti nel trovare il motivo di questo si fece largo in alcuni astronomi l’idea che le anomalie dell’orbita di Urano potessero essere causate dall’attrazione gravitazionale di un altro pianeta.
Anni dopo, un giovane astronomo e matematico francese, Urbain Le Verrier (1811-1877), e un altrettanto giovane astronomo e matematico inglese, John Couch Adams, all’insaputa l’uno dell’altro si misero alla ricerca, sfornando calcoli su calcoli, di questo fantomatico pianeta.
La tenacia fu premiata. Adams trovò la posizione del pianeta qualche mese prima di Le Verrier (nell’ottobre del 1845, mentre Le Verrier nell’agosto 1846), ma sfortunatamente l’astronomo reale al quale Adams comunicò i suoi calcoli, Sir George Biddell Airy, fu piuttosto scettico e non dette il giusto peso alla cosa.
Più fortunato fu invece Le Verrier che mandò i suoi calcoli a Berlino dove l’astronomo Johann Gottfried Galle (1812-1910), grazie ad essi, riuscì effettivamente a trovare il 23 settembre 1846 alle 23.05 il nuovo pianeta.
Inutili le proteste del povero Adams che essendo uomo tranquillo non insistette più di tanto. Fu così che la paternità della scoperta di Nettuno venne data a Le Verrier e a Galle. Solo successivamente si convenne, anche per questioni politiche tra Francia e Inghilterra, di accostare il nome di Adams a quello di Le Verrier.
La poca ambizione e l’amore per la ricerca e lo studio fecero addirittura rifiutare ad Adams il cavalierato che la regina Vittoria voleva concedergli (1847), dicendo che non amava apparire e che tale carica l’avrebbe comunque costretto a frequentare luoghi e circoli per i quali occorrevano bei vestiti e spese che andavano ben oltre il suo budget.
Adams era molto interessato agli studi sul mesmerismo[1] e l’occultismo.
Morì a Cambridge il 21 gennaio 1892.
[1] Teoria elaborata dal medico tedesco Franz Anton Mesmer (1734-1815), seguace delle teorie di Paracelso, relativa alla presenza di un “fluido magnetico” che emanava dagli esseri umani e che poteva essere usato per curare alcune malattie.⇑
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