31 - 03
2020
Marsilio Ficino (1433-1499), filosofo, astrologo e umanista, considerato il massimo esponente dell’Umanesimo fiorentino, fu autore di un “Consilio contro la pestilentia”[1] stampato a Firenze nel luglio del 1481 ma scritto nel 1478-1479 quando Firenze venne colpita nell’agosto 1478 da un’epidemia di peste.
Qui Ficino cercava, con consigli medici e astrologici, di aiutare i suoi concittadini a difendersi dal morbo pestilenziale, morbo che originandosi nell’aria andava sì a colpire quanti erano simili per costituzione fisica ma anche come Tema natale, epidemia alla quale non erano estranee le configurazioni celesti:
Questo vapore velenoso si concrea nellaria nelle pestilentie piu generali dalle constellationi maligne, maxime dalle coniunctioni di marte con Saturno negli segni humani, et dagli eclipsi deluminari, come e la presente peste del M.cccclxxviii. et del M.cccclxxviiii. et maxime offende glihuomini, et luoghi li quali hanno lascendente infortunato per decte constellationi […] (pp. 3-4).
Sembra di capire che la peste dell’agosto 1478 nacque sotto una congiunzione Marte-Saturno «ne i segni humani» (che sono i Gemelli, la Vergine, la Bilancia, la metà del Sagittario e l’Acquario): in questo caso il Segno di cui parla Ficino è la Vergine, come si legge in una lettera inviata a papa Sisto IV (Francesco della Rovere) in data 25 dicembre 1478 firmata da “Marsilio Ficino, & altri Filosofi”.
Da considerare che la congiunzione Marte-Saturno si verificò in Vergine il 9 ottobre dell’anno prima:
Quindi a le cose d’Astrologia trapassando, considerammo deligentemente quella passata congiuntione, e che anchora venir debbe di Saturno e di Marte in Vergine, ed anchora il vicino accostamento del Sole al Montone, e similmente i principij de le quarte di tutto l’anno. Oltra di questo le eclissi che de la Luna in Aquario, e del Sole in Leone esser dovevano, & altri Eclissi del seguente anno. Finalmente il discordante mescolamento di Marte con Giove, e molte altre cose: et per quello concludemmo, che i duo prossimi anni tanto miserabili esser dovevono, che dal vulgo si pensara che l’ultima ruina del mondo esser debbi, vediamo dovere essere una comune & estrema calamita de l’humana generatione, che con guerra, peste, e fame ci vincera, e primieramente una mortalità di molti principi d’ogni natione. quindi giudichiamo dover surgere una nuova heresia da un falso profeta suscitata[2].
Non solo: Ficino dava anche consigli ai medici o a quanti dovevano avvicinarsi ai malati dicendo che le possibilità di contagio potevano aumentare per similitudine anche astrale:
Tu che governi linfermo sappi che quanto piu gli se propinquo di sangue, o, piu simile di complesione & constellatione piu porti pericolo di contagione[3].
Da ricordare che nello stesso 1478, in aprile, precisamente domenica 26, ci fu la famosa congiura dei Pazzi ordita per uccidere Lorenzo il Magnifico e suo fratello Giuliano, agguato che avvenne all’interno del Duomo di Firenze e nel quale rimase ucciso il solo Giuliano: Ficino metteva in relazione i due avvenimenti, la peste e la congiura, facendole figlie dello stesso evento celeste.
Se guardiamo alle eclissi di questi ultimi tempi vediamo quella di Sole del 26 dicembre 2019 a 04°07’ Capricorno, giorno di Santo Stefano. Era un’eclissi anulare, cioè la Luna non eclissava totalmente il Sole anche perché in quel momento il nostro satellite si trovava più distante del solito dalla Terra così che la Luna copriva il Sole nella parte centrale disegnando in cielo un “anello di fuoco”.
Nel Tema di questa eclissi Marte si trovava a 24° Scorpione, esattamente congiunto all’Ascendente del Tema dell’Italia. La prossima eclissi anulare del Sole l’avremo il 21 giugno 2020 a 00° 21’ Cancro.
Se invece guardiamo a quelle di Luna l’ultima, un’eclissi penombrale, è stata il 10 gennaio 2020 a 19°59’ Cancro. Nel Tema di questa eclissi Marte si trovava a 4° Sagittario, esattamente congiunto alla Luna Nera del Tema dell’Italia. La prossima eclissi penombrale di Luna l’avremo il 5 giugno 2020 a 15°34’ Sagittario.
[1] Titolo dell’opera: Consilio Di Marsilio ficino fiorentino. contro la pestilentia. A fine libro leggiamo: “Impressum Florentie apud Sanctum Iacobum de Ripolis. M.cccc.lxxxi. Laus deo & gloriose virgini Marie”. ⇑
[2] M. FICINO, Le divine lettere del gran Marsilio Ficino. Tradotte in lingua toscana per M. Felice Figliucci Senese, In Vinegia Appresso Gabriel Giolito de Ferrari, MDXLVIII, tomo II, libro VI, epistola 9, f. 9v.⇑
[3] M. FICINO, Consilio…, p. 94.⇑
Leave A Reply