03 - 03
2023
Il 3 marzo 1903 nasceva a Novaja Praga (Ucraina) l’astrologo Alexandre Volguine, una tra le figure centrali dell’astrologia mondiale, un vero Maestro.
Nel 1920 lasciò l’Unione Sovietica e si trasferì in Francia, a Nizza. Lì svolse vari lavori dedicandosi poi interamente all’astrologia. Nel 1938 fondò la rivista bimestrale “Les Cahiers Astrologiques”. Nel 1940 venne arrestato dai nazisti ‒ era ebreo e anarchico ‒ e internato nel campo di concentramento di Mauthausen. Lì ebbe modo di conoscere lo scrittore di origine russe Jacques Bergier ‒ vero nome Jacov Michajlovic Berger, colui che poi, insieme a Louis Pauwels, scriverà il best seller “Il mattino dei maghi” ‒ e gli predisse esattamente il momento in cui gli americani avrebbero liberato il campo di concentramento: il 5 maggio 1945.
A guerra finita rientrò in Francia ma gravemente malato ai polmoni e invalido. Nonostante ciò continuò la sua crociata per una buona astrologia cercando di darle uno status che negli anni aveva perso.
Morì a Nizza il 23 giugno 1976.
È stato autore di vari articoli e libri tutti molto importanti e innovativi sui quali si sono basati gli studi di molti astrologi, basti pensare a: “Astrologia lunare”, “Tecnica delle Rivoluzioni Solari”, “L’esoterismo dell’astrologia”, “Il metodo astrologico degli encadrements”, “Diario di un astrologo”, tanto per citare solo quelli tradotti in Italia, libri che non dovrebbero mancare nella biblioteca di un astrologo.
Volguine è stato un vero e serio innovatore, un ricercatore ‒ e il maestro spirituale della sua anima era Urano ‒, coscienzioso però del valore dell’astrologia tradizionale come si conviene a un’anima che veniva da Saturno. Curioso ma sempre attento a non scivolare nel modernismo per forza o per moda, critico e dubbioso come deve essere un vero astrologo mettendo alla prova dei fatti le sue teorie. E solo dopo esporle.