26 - 04
2016
Oggi, 120 anni fa, il 26 aprile 1896, a Dresda, nasceva il medico e astrologo tedesco Herbert Freiherr von Klöckler. Era figlio d’arte, essendo sua madre, la baronessa Irene Buffleb-Scanavi, una provetta astrologa, autrice di numerosi articoli e testi astrologici.
Suo padre era il barone Raymond Eugène Marie Guilleaume Klöckler di Veldegg e Münchenstein.
I due però divorziarono molto presto e il piccolo Herbert visse con sua madre.
Fu lei a introdurlo allo studio dell’astrologia.
È stato uno fra i più grandi riformatori, in direzione scientifica e sperimentale, dell’astrologia. Molte delle sue tesi e idee le condensò nel libro “Astrologie als Erfahrungswissenschaft” del 1927 (trad. it. “Astrologia scienza sperimentale”, Mediterranee 1993). Nel 1925 fondò a Lipsia la rivista “Sterne und Mensch”, aggregando intorno a essa un gruppo di studiosi protesi verso il non facile tentativo di dare all’astrologia un carattere scientifico. Famoso il suo “Kursus der Astrologie” in tre volumi del 1929 (trad. it. “Corso di Astrologia”, Mediterranee 1979), testo che venne subito adottato dalla Deutsche Astrologische Gesellschaft, l’associazione degli astrologi tedeschi.
Herbert von Klöckler fu un attento studioso, ricercatore e analizzatore; le sue statistiche, le sue sperimentazioni, erano tutte volte a sfrondare l’astrologia da quelle zavorre che secondo il suo pensiero ne impedivano l’accesso fra le discipline scientifiche.
Ecco come, secondo lui, deve essere colui che si appresta a svolgere la professione di astrologo:
L’attivita onnilaterale dell’astrologo richiede qualità che l’uomo medio non possiede. Oltre a vaste e profonde conoscenze scientifiche, psicologiche e filosofiche, l’astrologo praticante deve possedere un’alta preparazione in campo psicologico. Per giunta dev’essere pienamente consapevole dei limiti del suo sapere e dei suoi poteri, dev’essere animato da un onesto e sincero amore per la verità e deve informare sui limiti delle proprie capacità e dell’astrologia moderna anche le persone che si affidano a lui. Deve rendersi conto sia del fatto che la sua attività consiste unicamente nel cercare fra mille possibilità quelle che hanno la maggiore probabilità di corrispondere al vero, che del fatto che non è in grado di enunciare certezze. È indubbia la sua professionalità solo quando l’astrologo praticante possiede queste qualità. E solo in questo caso è giustificata la fiducia che ripongono in lui le persone che lo consultano (“Astrologia scienza sperimentale”, op. cit., p. 126).
È deceduto nel 1950. Qui sotto il suo Tema natale.
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