I nodi planetari

I nodi planetari
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Ebbene sì. Oltre ai nodi della Luna, conosciuti e utilizzati da molti astrologi, vi sono anche i nodi dei pianeti.

Anch’essi hanno un loro nodo nord e un loro nodo sud che visualizzeremo nei punti di incrocio fra l’eclittica e l’orbita stessa del pianeta, avendo così un nodo ascendente o nord quando il pianeta passa da sud a nord dell’eclittica, un nodo discendente o sud quando il pianeta passa da nord a sud dell’eclittica.

I nodi planetari sono saliti alla ribalta astrologica grazie agli studi di Grant Lewi[1] condotti per tutti gli anni ’30 del secolo scorso.

Da considerare però che i nodi dei pianeti assumono posizioni longitudinali diverse ed hanno moti diversi a seconda se la visione è eliocentrica o geocentrica.

Visione eliocentrica
I nodi planetari sud e nord si trovano, come quelli lunari, diametralmente opposti tra loro. Il loro moto, però, è lentissimo. Ecco le longitudini eliocentriche dei nodi ascendente e discendente dei pianeti calcolate al 01.01.2000:


     
Pianeta Nodo nord Nodo sud In un secolo
       
Mercurio 18° 20′ Toro 18° 20′ Scorpione 1° 02′
Venere 16° 40′ Gemelli 16° 40′ Sagittario 0° 56′
Marte 19° 33′ Toro 19° 33′ Scorpione 0° 48′
Giove 10° 29′ Cancro 10° 29′ Capricorno 1° 02′
Saturno 23° 38′ Cancro 23° 38′ Capricorno 0° 52′
Urano 13° 59′ Gemelli 13° 59′ Sagittario 0° 30′
Nettuno 11° 47′ Leone 11° 47′ Acquario 1° 06′
Plutone 20° 17′ Cancro 20° 17′ Capricorno 1° 24′



Queste posizioni ovviamente valgono per un buon numero di anni, quindi possiamo considerale fisse in un Tema astrale (almeno nell’ambito di una vita umana): ad esempio, come da tabella qui sopra, i nodi di Venere si spostano di meno di un grado in 100 anni.

Visione geocentrica
I nodi planetari sud e nord non si trovano, a differenza di quelli lunari e dei nodi eliocentrici planetari, diametralmente opposti tra loro, e la cosa è maggiormente marcata per i pianeti prossimi al Sole, mentre lo è meno per quelli lontani: così i nodi sud di Mercurio e Venere possono anche essere congiunti ai rispettivi nodi nord.

Il moto poi dei nodi planetari geocentrici varia, non è uniforme, e il moto del nodo sud è diverso da quello nord, e a volte il loro moto può essere diretto o retrogrado, ed è più veloce per i pianeti prossimi al Sole – grosso modo un grado al giorno – meno per quelli più lontani – qualche primo di grado al giorno. Da ciò si evince che per trovare le posizioni di questi nodi dobbiamo affidarci a dei software astrologici che le calcolino.

Alcuni astrologi, specialmente coloro che seguono le regole dell’astrologia karmica, fanno uso di queste posizioni nodali planetarie, in special modo di quelle eliocentriche che per la loro “staticità” ben si prestano ad essere usate come punti o zone del Tema capaci di dare informazioni sullo sviluppo dell’anima all’interno del suo attuale ciclo di esperienze.
Un pianeta che in un Tema natale si trovasse congiunto al nodo di un altro pianeta è come se fosse congiunto a questo stesso pianeta: il corretto uso delle dinamiche del pianeta natale dovrebbero in tal caso passare attraverso le caratteristiche del pianeta al cui nodo si trova congiunto.

Per quanto riguarda le posizioni geocentriche dei nodi planetari, in Europa uno studioso che se n’è occupato è stato Theodor Landscheidt[2]. Le sue ricerche in questo campo – espresse in conferenze già dal 1965 – hanno dato un nuovo strumento interpretativo in mano all’astrologo.
Di seguito alcune brevi note sul significato dei nodi planetari– da considerare che Landscheidt non aveva trovato differenza alcuna tra il nodo nord e quello sud:

Nodo di Mercurio
Ha a che fare con gli scambi verbali, il dialogo, la cooperazione, i contratti, l’intellettualità. Si lega al tessuto nervoso, alla trasmissione degli impulsi nervosi.

Nodo di Venere
Ha a che fare con i legami amorosi, il matrimonio, con l’atto sessuale, con le unioni artistiche. Si lega al concepimento.

Nodo di Marte
Ha a che fare con la lotta, l’agonismo, i lavori di gruppo, gli incontri sportivi, le battaglie. Si lega all’accoppiamento sessuale, alla muscolatura.

Nodo di Giove
Ha a che fare con la collaborazione creativa, i gruppi sociali, gli ordini religiosi, la fraternità, il parlamento, il sindacato, le associazioni bancarie. Si lega ai trapianti, alle trasfusioni di sangue, alle arterie e vene, ai processi metabolici.

Nodo di Saturno
Ha a che fare con i legami stabili, le separazioni, i gruppi di anziani, gli antenati, l’albero genealogico, le società storiche, scientifiche e filosofiche. Si lega ai polsi, alle giunture, alle caviglie, ai tendini, al tessuto connettivo.

Nodo di Urano
Ha a che fare con l’intuizione, l’eccentricità, le rivoluzioni, la tecnica, le associazioni astrologiche, le linee elettriche, gli incidenti improvvisi. Si lega all’orgasmo, all’irritazione del sistema nervoso.

Nodo di Nettuno
Ha a che fare con l’amore platonico, la percezione sottile, i sogni, le unioni mistiche, le relazioni omosessuali, la tossicodipendenza, i circoli di occultisti. Si lega al disordine mentale, alla dissoluzione del tessuto cellulare.

Nodo di Plutone
Ha a che fare con i legami fatali, karmici, con il plagio, con la fissione nucleare, col potere oratorio demagogico. Si lega alla schizofrenia, alla fusione dello spermatozoo con l’ovulo.

Theodor Landscheidt ha parlato anche (1969) del nodo del Sole, che a differenza dei nodi planetari ha il nodo nord sempre opposto al nodo sud, cioè del punto in cui l’eclittica incrocia l’equatore solare, nodo che ha a che fare con le relazioni, con l’uomo, il marito, il padre, il fratello o un’autorità, con l’irradiare personalità, con l’operare per obiettivi comuni, col formare una fratellanza, con l’entrare in un ordine religioso. Si lega alla connessione fra sistema nervoso centrale, periferico e autonomo, con la relazione tra cervello, cervelletto e tronco cerebrale.[3]

La longitudine eclittica del nodo del Sole era, nel 2000, pari a 075° 45’ 37”, cioè si trovava a 15° 45’ 37” del Segno dei Gemelli; ha uno spostamento annuo pari al valore della precessione degli equinozi, cioè 000° 00’ 50.25” (praticamente fermo): è ovvio però che se uno vuole essere pignolo e volesse la posizione esatta di questo nodo per un certo anno dovrebbe aggiungere – se l’anno cercato è dopo il 2000 – o togliere – se l’anno cercato è prima del 2000 – lo scarto annuo della precessione.


Foto da: nineplanets.org


[1] Grant Lewi, astrologo, studioso, nacque a Albany, New York, l’8 giugno 1902 alle ore 08.30. Morì il 14 luglio 1951.
[2] Theodor Landscheidt, fisico, climatologo, studioso di astrologia, nacque a Brema, Germania, il 10 marzo 1927 alle ore 18.15. Morì a Innsbrück, Austria, il 19 maggio 2004.
[3] Informazioni tratte da “Teoria e pratica dei nodi planetari geocentrici“, di Theodor Landscheidt, in Linguaggio Astrale n. 103/1996 (trad. di Rocco Pinneri).

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