John Addey (1920-1982)

Cento anni fa, il 15 giugno 1920, nasceva l’astrologo inglese John Michael Addey.

Non so quanti conosceranno il suo nome ma Addey è stato colui che ha sistematizzato quindi consegnato al mondo astrologico occidentale una tecnica – già usata in oriente e le cui tracce si ritrovano anche nell’astrologia islamica – che prende il nome di Armoniche.

La teoria delle Armoniche si basa sulla divisione del cerchio zodiacale in un numero x di parti ognuna delle quali “vibra” in risonanza con l’intero; Addey soleva dire che tutta l’astrologia poggia sulle armoniche dei periodi cosmici.

Da sempre i suoi interessi furono la filosofia, l’astrologia e lo sport, ma un evento importante cambiò la sua vita: a 23 anni, il 23 dicembre 1943, un attacco improvviso di spondilite anchilosante lo costrinse in ospedale per 18 mesi trovandosi poi costretto, per tutta la vita, ad aiutarsi con un bastone per camminare.
Fu ovviamente un trauma per un ragazzo forte, atletico e impegnato in molti sport. In quella forzata immobilità non c’era altro da fare che cercare di passare il tempo e lo fece riprendendo quegli interessi che da sempre lo avevano affascinato, appunto l’astrologia e la filosofia.

Si legò in amicizia con l’astrologo Charles Ernest Owen Carter (1887-1968) che lo aiutò in questo cammino. Nel 1958 fondò, insieme ad altri, l’Associazione Astrologica della Gran Bretagna della quale poi divenne presidente, e il 9 novembre 1970 l’ente benefico Urania Trust.

Come accennato Addey è conosciuto per le sue ricerche sulle Armoniche condensate poi nel libro “Harmonics in Astrology” (Cambridge Circle 1976; trad. it., “Ritmi armonici in astrologia”, Elefante, Catania 1979).
Di questa tecnica e di come utilizzarla ne ho parlato nel mio “Trattato tecnico di astrologia” (Hoepli, 2011). In Italia se ne è occupata molto la nostra Grazia Bordoni (vedi: “Le Armoniche: una tecnica astrologica”, 2016).

Qui sotto il Tema natale di Addey.

La spondilite anchilosante è una malattia infiammatoria, cronica e di natura autoimmune, che colpisce le articolazioni della colonna vertebrale causando problemi alla flessibilità della stessa con conseguente limitazione dei movimenti.

Se calcoliamo la Parte di Malattia natale vediamo che questa cade a 19° Gemelli (articolazioni), congiunta a Venere e al Sole (schiena).
Il 23 dicembre 1943 Saturno-ossa transitava a 22° Gemelli; Marte-infiammazioni-difese immunitarie transitava a 7° Gemelli perciò congiunto alla Luna e in quadratura a Urano e Saturno natali; Urano-trauma transitava a 5° Gemelli, quindi anche lui congiunto (peraltro esattamente) alla Luna natale e in quadratura sia a se stesso sia a Saturno; Plutone aveva da poco toccato l’Ascendente Leone (schiena).
La Parte di Malattia dell’anno (RS 1943) cadeva a 3° Pesci, perciò congiunta a Urano, quadrata alla Luna e opposta a Saturno natali.

Come vediamo i transiti stavano attivando il quadrato a T natale formato da Luna, Saturno e Urano: questi due ultimi pianeti sono i signori dell’Acquario mentre la Luna è signora del Cancro, Segno quest’ultimo che per l’Acquario è la sua sesta Casa, e in Cancro abbiamo Mercurio signore quindi rappresentante della Parte di Malattia natale.

Se costruiamo poi l’Armonica relativa al 23 dicembre 1943 moltiplicando gli elementi del suo Tema natale per 24,52172 (numero che corrisponde all’età di quel momento più 1), vediamo che l’Ascendente cade a 22° Bilancia, esattamente su Marte-infiammazioni-difese immunitarie natale, mentre il Marte di questa Armonica cade a 16° Capricorno, opposto a Mercurio natale signore della Parte di Malattia.
Nel Tema di questa Armonica troviamo poi Mercurio opposto a Saturno.
Tutti indizi di un certo peso, come si può notare.

John Addey morì il 27 marzo 1982 alle 17.17 al Royal Homeopathic Hospital di Londra.