10 - 09
2024
L’asteroide (47) Aglaja venne scoperto il 15 settembre 1857 dall’astronomo Karl Theodor Robert Luther presso l’Osservatorio di Düsseldorf in Germania.
Si trovava nella costellazione dei Pesci (ascensione retta 001° 02’, declinazione – 00° 39’, latitudine – 01° 00’). Ha un periodo orbitale di 4,88 anni. Classificazione: fascia principale.
Il nome
Aglaia era una delle tre Grazie (o Cariti), divinità minori spesso associate ad Afrodite (o Afrodite stessa nei suoi molteplici aspetti). Il suo nome significa “la lucente”, secondo altri “splendore” o “l’ornamento”. Le altre erano Eufrosine e Talia. Originariamente erano due ed erano note con vari nomi: Pasitea e Cale oppure Auxo e Egemona. Divennero tre per contrapporle alle tre Moire, divinità del destino.
Le Grazie erano venerate come datrici di tutto quanto è bello e piacevole nella vita, considerate personificazioni della bellezza, della gentilezza e dell’amicizia. Le feste in loro onore, chiamate Caritesie, erano accompagnate da gare musicali e poetiche.
Si racconta che le tre Grazie fossero rappresentate, in un tempio a loro dedicato nella città di Orcomeno in Beozia, da tre pietre che si diceva fossero cadute dal cielo nel giardino di casa del re Eteocle. Si racconta altresì che questo Eteocle aveva tre figlie che si chiamavano Trittai, le “triplici”. Un giorno, mentre tutte e tre stavano danzando in onore delle Grazie, caddero inavvertitamente in un pozzo e morirono. La terra ebbe pietà di queste tre fanciulle e fu così che fece spuntare un fiore di forma ternaria che da loro si chiamò “Trittai”. Secondo alcuni racconti le tre Grazie sarebbero state figlie di Lete, “il fiume dell’oblio” che scorre negli Inferi.
Il Tema Natale
Nel giorno della sua scoperta (15.09.1857) l’asteroide (47) Aglaja si trovava in moto retrogrado a 00° 41’ del Segno dell’Ariete, sul piede eclittico della stella Deneb Kaitos, la beta Ceti (costellazione della Balena), il cui nome è un’abbreviazione del nome islamico della stella dhanab qaitus al-janūbī, cioè “il [ramo] meridionale della coda del mostro marino”, trovandosi appunto questa stella sulla “coda della balena”; ma questa stella ha anche un altro nome, Diphda, abbreviazione del nome preislamico della stella al-difdi al-thānī, cioè “la seconda rana” (la prima era considerata Fomalhaut).
Secondo la tradizione questa stella ha natura di Saturno, ciò che farebbe pensare a una sua influenza non propriamente positiva. Curioso l’altro nome della stella, quella “rana” assisa in cielo: simbolicamente la rana è un animale lunare e in molte culture rappresenta la forma che l’anima assume quando una persona dorme, così che ucciderla vorrebbe dire uccidere la persona stessa; anche, rappresenta un talismano che preserva dai pericoli nei viaggi, sostituendosi alla persona in caso di incidente quindi sacrificandosi in vece sua. Nel giorno della scoperta di questo asteroide il Sole si trovava in opposizione a Nettuno.
La lettura astrologica
Dagli spazi celesti (le tre pietre cadute dal cielo) alle profondità delle acque (le tre fanciulle cadute nel pozzo). In un modo o nell’altro il tema della caduta sembra essere una prerogativa di questo asteroide nonostante il suo nome ci riporti alla leggiadria e benevolenza delle Grazie. Un asteroide quindi negativo? Pare difficile pensare a una delle tre Grazie come a un personaggio negativo e certamente non lo è, e però possiamo vedere Aglaia, nella sua accezione meno positiva, come la troppa illuminazione che acceca e distorce la realtà. Ciò non toglie che si esprima con quelle che sono le sue caratteristiche poetiche, musicali o di gentilezza e benevolenza ed è così che dislocato armonicamente in punti importanti o personali di un Tema astrale sembra conferire un carattere pacato, amante della giustizia, un’indole poetica o in generale creativa.
Coinvolto invece in aspetti dinamici può a volte far incedere verso un carattere misantropo o geloso delle proprie cose, con le caratteristiche del pianeta in aspetto all’asteroide che si esprimeranno in maniera non lineare, a volte soffrendo un’incapacità di espressione, altre un attardarsi un po’ troppo sulle sue stesse prerogative. Certamente è legato alle cadute, di qualsiasi genere esse siano (fisiche, soprattutto, ma anche morali, psicologiche, politiche), forse dovute ad annebbiamento della vista, calcoli fatti male, esagerata fiducia nelle proprie capacità o altro, e la sua posizione nei Temi di Rivoluzione può essere utile per indagare proprio su tali eventi.
Interessante la posizione che l’asteroide (47) Aglaja ha nel Tema natale di Richard Nixon[1], l’ex Presidente degli Stati Uniti d’America malamente caduto causa lo scandalo Watergate: esattamente opposto al Sole, mentre si trovava opposto a Saturno nella Rivoluzione Solare 1974, anno della sua caduta (a 29° 38’ Sagittario), quindi esattamente congiunto a Marte e opposto a Plutone natali.
Impressionante poi l’analisi del Tema di Alfredo Rampi[2], un bambino che cadde in un pozzo vicino a casa, vicenda che tenne con il fiato sospeso tutta Italia e che si concluse purtroppo con la morte del piccolo: nel suo Tema Natale l’asteroide (47) Aglaja si trova in perfetta congiunzione al Sole e alla Luna. Nella Rivoluzione Solare 1981 (anno di quell’accadimento) Marte si trovava esattamente sulla posizione natale dell’asteroide, mentre quest’ultimo si trovava in opposizione a Nettuno; il giorno della caduta nel pozzo l’asteroide transitava a 12° Cancro, congiunto esattamente al Saturno natale.
E però Aglaia è una delle tre Grazie e sicuramente, essendo esse nominate come protettrici delle arti, dee del fascino e della bellezza, avrà voce in capitolo anche nell’espressione artistica e, perché no, nel conferire al soggetto se non una bellezza fisica almeno un certo fascino o una fascinazione che colpisce gli altri: il grande musicista Niccolò Paganini[3], famoso anche per quel fascino misterioso e infernale che ammaliava, aveva l’asteroide congiunto al Sole scorpionico e in quadratura a Plutone.
Maggiori info nel mio libro “Dizionario degli Asteroidi“, ed. Capone 2012
NB. Per sapere dove avete (47) Aglaja cliccate qui inserendo i vostri dati natali; cercate l’asteroide nella lista che appare; nel caso non ci fosse scrivete il numero dell’asteroide nella stringa “Additional Objects”, cliccate su “go” e scorrete nuovamente la lista fino a trovare la sua posizione.
[1] Richard Nixon nacque a Whittier, California, USA, il 9 gennaio 1913 alle ore 21.35 con l’asteroide (47) Aglaja a 19° 19’ Cancro.⇑
[2] Alfredo Rampi nacque a Roma, Italia, l’11 aprile 1975 alle ore 16.00 con l’asteroide (47) Aglaja a 19° 45’ Ariete. Cadde nel pozzo il 10 giugno 1981 e morì il 13 dello stesso mese.⇑
[3] Niccolò Paganini nacque a Genova, Italia, il 27 ottobre 1782 alle ore 10.30 con l’asteroide (47) Aglaja a 06° 38’ Scorpione.⇑