24 - 05
2018
Ho sempre sostenuto che siamo già entrati nell’Era dell’Acquario. O meglio: nell’Era Acquario/Leone, così come prima eravamo nell’Era Pesci/Vergine, un’era quest’ultima che ha visto nascere da una vergine “Gesù Cristo, Figlio di Dio, salvatore”, parole le cui iniziali in greco formano la parola ichthys, cioè “pesce”, che poi era uno dei primi simboli usati dai cristiani.
L’inizio dell’Era Acquario/Leone lo pongo al 1973 (si veda in questo sito il mio articolo “Il mito di Ercole e la precessione degli equinozi”), ma questo è l’inizio “tecnico”: in un’era però non si entra da un giorno all’altro ma in modo graduale già molti anni prima dell’inizio “ufficiale”.
Così la rivoluzione americana, la rivoluzione francese, le scoperte e le invenzioni tecnologiche, i moti del 1848, il comunismo, il fascismo, il nazismo, le guerre mondiali, l’ONU, il 1968, la conquista della Luna, il movimento hippy, sono tutti prodromi all’Era Acquario/Leone.
L’Acquario rappresenta il popolo ma anche i populismi, le rivoluzioni, i ribaltamenti.
Il Leone rappresenta il potere, l’élite, ma anche l’uomo solo al comando, il trascinapopoli.
Il recente terremoto politico italiano, cioè la vittoria alle elezioni politiche del 4 marzo 2018 della Lega e del Movimento 5 Stelle, va anch’esso in questa direzione.
In una intervista di pochi giorni fa Matteo Salvini, leader della Lega, ha detto: «Siamo a un ribaltamento totale delle prospettive. Il punto oggi è popolo contro élite, non più destra contro sinistra».
Benvenuti nell’Era Acquario/Leone… che non porta solo questo, ovviamente.
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