23 - 10
2019
Marco (Mario?) Manilio è stato un poeta romano vissuto sotto gli imperatori Ottaviano Augusto (63 a.C.-14 d.C.) e Tiberio (42 a.C.-37. d.C.).
È autore del grande poema didascalico “Astronomicon”, opera filosofico-astrologica in cinque libri: nel primo libro tratta della nascita del cosmo, delle stelle e dei pianeti; nel secondo dei Segni zodiacali; nel terzo esamina le dodici sorti, cioè dodici punti fittizi che partendo dalla “sorte di fortuna” vanno a formare altrettanti luoghi ognuno con un suo preciso significato; nel quarto passa in rassegna i Segni zodiacali legandoli al corpo umano; nel quinto, che si conclude però bruscamente, tratta degli asterismi extra-zodiacali.
Nel secondo libro, dal rigo 439 al rigo 447, tratta degli dèi olimpici (non dei pianeti) legandoli ognuno a un Segno zodiacale. Ecco il testo in latino e sotto una veloce traduzione:
“Lanigerum Pallas, Taurum Cytherea tuetur,
formosos Phoebus Geminos; Cyllenie, Cancrum,
Iuppiter, et cum matre deum regis ipse Leonem;
spicifera est Virgo Cereris fabricataque Libra
Vulcani; pugnax Mavorti Scorpios haeret;
venantem Diana virum, sed partis equinae,
atque angusta fovet Capricorni sidera Vesta;
et Iovis adverso Iunonis Aquarius astrum est
agnoscitque suos Neptunus in aethere Pisces”.
“Pallade [Minerva] protegge il lanoso [Ariete], Citerea [Venere] il Toro,
Febo [Apollo] i bei Gemelli; Cillenio [Mercurio], il Cancro;
Giove, insieme alla Madre degli Dei [Cibele], il Leone;
la Vergine, portatrice di spighe, appartiene a Cerere e la Bilancia
a Vulcano che l’ha fabbricata; il belligerante Scorpione è legato a Marte;
a Diana quel cacciatore che in parte è un cavallo [Sagittario].
Vesta le deboli stelle del Capricorno.
Opposto a Giove si trova l’Acquario, che è di Giunone.
Nettuno protegge i suoi Pesci nelle stesse acque”.
Come vediamo, questo abbinamento non ha niente a che vedere con i domicili planetari così come li conosciamo in astrologia: sono un’altra cosa, e questo perché Manilio tratta degli dèi olimpici non dei pianeti. E però una cosa interessante sulla quale andrebbe meditato.
Consideriamo poi che questo elenco lo troviamo raffigurato in varie opere artistiche, ad esempio negli affreschi astrologici della Villa di Corliano a San Giuliano Terme vicino a Pisa (vedi post in merito) o negli affreschi di Palazzo Schifanoia a Ferrara.
Ecco l’elenco dell’abbinamento Segni-divinità olimpiche:
Ariete | Minerva |
Toro | Venere |
Gemelli | Apollo |
Cancro | Mercurio |
Leone | Giove |
Vergine | Cerere |
Bilancia | Vulcano |
Scorpione | Marte |
Sagittario | Diana |
Capricorno | Vesta |
Acquario | Giunone |
Pesci | Nettuno |
Apprezzeremo meglio il tutto se esaminiamo questi abbinamenti formando coppie di opposti (da notare che sono sei uomini e sei donne, cioè ogni dio ha di fronte una dea):
Ariete | Minerva | Bilancia | Vulcano | |
Toro | Venere | Scorpione | Marte | |
Gemelli | Apollo | Sagittario | Diana | |
Cancro | Mercurio | Capricorno | Vesta | |
Leone | Giove | Acquario | Giunone | |
Vergine | Cerere | Pesci | Nettuno |
Vediamo perché proprio queste coppie.
Ariete-Minerva/Bilancia-Vulcano
Minerva (Pallade o Atena) nacque dalla testa (Ariete) di Zeus: si racconta che il padre degli dèi accusò un giorno una fortissima emicrania; non sapendo come rimediare a essa chiamò Efesto (Vulcano), il fabbro degli dèi, e gli chiese di prendere un’ascia e di aprirgli il cranio; Efesto ubbidì e assestò un gran colpo sulla testa di Zeus; subito uscì Atena, già adulta e vestita di una grossa armatura e con la lancia in mano.
Si può pensare anche allo scontro fra Minerva e Vulcano quando questi cercò di rapirla per farla diventare sua moglie. Alcuni vedevano in Minerva un Vulcano femmina.
Toro-Venere/Scorpione-Marte
Nel mito Marte e Venere erano amanti. L’asse Toro/Scorpione è anche quello della sessualità.
Gemelli-Apollo/Sagittario-Diana
Erano fratello e sorella, gemelli, figli di Latona e Giove, nati sull’isola di Ortigia (“isola della quaglia”). Diana era la dea della caccia (Sagittario); Apollo rappresenta uno dei gemelli (l’altro è Ercole) dell’omonima costellazione, uno rappresentato con la clava in mano (Ercole), l’altro con la lira (Apollo).
Cancro-Mercurio/Capricorno-Vesta
Si racconta che quando Mercurio venne ammesso alla tavola degli dèi fu Vesta a cedergli volentieri il suo posto non trovandosi ella a proprio agio in mezzo al chiasso e alla confusione che lì regnavano. Mercurio e Vesta erano poi venerati assieme per quanto riguarda la protezione accordata alla casa, al focolare domestico, alla famiglia, con Vesta all’interno della casa e Mercurio all’esterno (o sulla soglia di essa). L’asse Cancro/Capricorno è l’asse genitoriale.
Mercurio (Ermes) era assimilato al dio egizio Toth, dio della luna (o meglio, furono i Greci a identificare Toth con il loro Ermes), colui che inventò la scrittura, il dio della saggezza, dell’astrologia, dell’astronomia, della misura del tempo, dell’esoterismo (Ermete Trismegisto).
Leone-Giove/Acquario-Giunone
Erano marito e moglie.
Vergine-Cerere/Pesci-Nettuno
Cerere nel mondo latino ma Demetra nel mondo greco. Demetra era la moglie (una delle mogli) di Poseidone (Nettuno).
Come dicevo questi abbinamenti fra divinità olimpiche e Segni zodiacali sono molto interessanti e se ci si fa un attimo di attenzione possono dare stimolanti agganci intuitivi per meglio comprendere il significato dei Segni e delle Case cosignificanti.
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